Un paio di settimane fa ho passato un weekend a leggere i Tarocchi a Cittadella (PD). Sono stati tre giorni davvero intensi e arricchenti che mi ha fatto capire ancora di più quanto le consulenze possono stupire, anzi, strabiliare.
Ho fatto un paio di letture commoventi, dolcissime, ma anche molto esilaranti e divertenti. Un avvenimento che resterà per sempre nel mio cuore è una lettura a tre sorelle. Leggete qui.
Tra una lettura e l’altra noto una mamma con tre bimbe una più bella dell’altra. Osservano cosa faccio, il metodo che uso. Timidamente questa mamma si avvicina e mi chiede se posso fare una lettura alle sue tre figlie, perché ci tengono tanto.
Un po’ titubante le rispondo che è meglio non fare le carte alle minorenni, ma lei insiste e le bambine stanno per mettersi a piangere perché non possono ottenere “il loro gioco”.
Allora le dico va bene, due carte a testa e non di più. Mi affido alle Lenormand, che se non altro sono carte intuitive e chiedo alle Guide di aiutarmi a trovare la risposta giusta per ognuna di loro in modo scanzonato, come si parla ai bambini.
Eh sì, perché non ho ancora detto l’età delle tre sorelle: circa 8, 6 e 4 anni. No panic, mi dico.
Inizia la prima, quella più grande, che pesca la nave e il libro.
Le chiedo se le piace tanto studiare e mi dice che ha quasi finito buona parte dei compiti assegnati per il periodo estivo e che non vede l’ora di andare in vacanza. Le chiedo se hanno in mente di andare al mare e lei mi dice che le piacerebbe tanto, anche in giornata. La bimba mi ringrazia, le dico di divertirsi un sacco al mare, che ne ha bisogno e di tenere un diario, dove scrivere i suoi pensieri.
Tocca alla sorella di mezzo: cavaliere e cuore.
Le chiedo: ma quanto bene vuoi al tuo papà? Spalanca le braccia e mi dice che gli vuole un bene grandissimo. Le chiedo se il suo papà va spesso in giro per lavoro o se torna tardi e mi dice di sì, che vorrebbe tanto stare con lui di più, ma lui sta sempre a lavorare. Mi viene un groppo in gola e tengo a fatica le lacrime… la mamma mi guarda stupita e la bimba mi racconta che continua a chiedere al suo papà di stare di più con lei, che la sera giocano sempre insieme, che le racconta le storie… incredibile!
Dico alla mamma che questa bimba è tutta cuore, tutta sentimenti e mi dà ragione.
Arriva la terza bimba, quella più piccola. Pesca le civette e la volpe.
Le chiedo: ma tu sei una chiecchierona? Lei mi conferma di sì; la mamma scoppia in una risata sonora e mi dice che parla sempre, continuamente e non ha modo di “spegnerla”. Le chiedo se è anche un po’ furbetta e mi racconta che si diverte un mondo a fare gli scherzi alle sue sorelle, che anche quel giorno ha nascosto la palla alla sorella più grandicella per farle un dispetto. Me lo dice con la sua parlata di bimba di 4 anni, divertentissima! E giustamente mi fa un monologo di 5 minuti a conferma delle civette.
Mi ringraziano, mi danno un soldino a testa e si allontanano tutte felici di aver giocato con le carte.
E’ stata una delle esperienze più belle e toccanti che io abbia mai avuto.
So che fare letture ai minorenni non sarebbe corretto, ma prima di tutto la mamma mi ha dato il consenso ed era presente, inoltre le carte mi hanno dimostrato che tutto sta nel come ci poniamo difronte a questo potentissimo strumento, nell’interpretazione che diamo, nell’avere ben chiaro chi abbiamo davanti e nel trovare con il consultante il giusto feeling.
Spero che questo articolo vi sia piaciuto e nel caso lasciatemi un feedback, che mi fa sempre piacere.
Michela