Quante volte vedendo una stella cadente abbiamo espresso un desiderio?
Ho scelto l’Arcano XVII per questo post, perché la Stella rappresenta la nostra azione benevola nel mondo, un luogo che abbiamo fatto nostro e nutriamo con generosità. Questo significa anche fare delle azioni fedeli ai nostri sogni, seguendo la nostra natura. Purtroppo però a volte pensiamo che occuparci di noi stessi e dei nostri sentimenti sia superfluo o meno importante rispetto ad aiutare gli altri e così ce ne dimentichiamo o rimandiamo. E allo stesso tempo facciamo tante cose solo perché ci tocca!
Quante volte in una giornata usiamo la parola DEVO?
Devo fare questo, devo fare quello.
Spesso ci inganniamo da soli. Chiaro, la parola DEVO va usata quando il comando è imperativo (es. devo pagare una multa, una bolletta o devo correre in bagno), ma la maggior parte delle volte, se sostituissimo il DEVO con VOGLIO, forse tutto sarebbe più efficace e meno pesante. Ci avete mai pensato?
Quante volte desideriamo qualcosa e diciamo: avrei tanto bisogno di una vacanza in montagna oppure dovrei iniziare a correre, mi piacerebbe imparare a cucinare, dovrei mettermi a dieta.
Oppure quando qualcuno ci aiuta dandoci qualche soluzione migliorativa noi rispondiamo con “ci proverò”, “cercherò di”, oppure “ci penserò” …
Quando usiamo il condizionale o il futuro nella maggior parte dei casi è perché non vogliamo farlo, perché stiamo solo rimandando il problema e di fatto non abbiamo voglia di impegnarci veramente ad ottenerlo.
I casi son due:
- non è ancora venuto il momento per noi di cambiare. Quindi meglio farcene una ragione e pensare ad altro, più adatto a noi, invece che lamentarci continuamente. Se ci pensiamo bene, i cambiamenti avvengono quando siamo predisposti ad accettarli.
- non ci interessa veramente risolvere e stiamo mentendo a noi stessi.
E se dicessimo VOGLIO?
Io voglio fare una bella passeggiata in montagna, io voglio un giardino fiorito, io voglio finire il libro che da un mese sta sopra il mio comodino…
Una volta quando dicevo che volevo qualcosa la risposta era: “l’erba voglio non cresce neanche nel giardino del Re”. Quindi è ovvio che per molto tempo mi sono sentita in colpa, perché mi sentivo di chiedere troppo o volere troppo. Volere era sinonimo di pretesa, quando in realtà era solo un desiderio.
Spesso ci dimentichiamo che, come diceva qualcun altro, i sogni sono desideri ed è proprio quando inseguiamo i nostri sogni che ci sentiamo vivi, che la nostra energia migliora e attiriamo positività.
E da sempre si dice “volere è potere”: un chiaro invito a potenziare la nostra energia e a credere in noi stessi.
C’è anche un esercizio fenomenale, la Tecnica dei 101 desideri, creata da Igor Sibaldi che vi insegna proprio questo, cioè ad allenare la vostra mente a realizzare i desideri che volete, anche quelli più impensabili. Ho utilizzato questa tecnica e ne ho parlato in un altro articolo del blog che potete leggere QUI
Il Tre di Coppe Tarot 